Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2445/118922
Title: Il soggetto della maternità: La cosa in sé. Scrittura di transizione nei romanzi di Sibilla Aleramo, Oriana Fallaci e Carme Riera
Author: Macina, Maria Ina
Director/Tutor: Ardolino, Francesco
Keywords: Literatura italiana
Literatura comparada
Estudis de gènere
Maternitat
Dones i literatura
Italian literature
Comparative literature
Gender studies
Motherhood
Women and literature
Issue Date: 29-Sep-2017
Publisher: Universitat de Barcelona
Abstract: [ita] Scopo di questa tesi è di rintracciare all’interno della letteratura italiana scritta da donne una linea comune legata alla tematica della maternità, attraverso la prospettiva specifica della gravidanza. In questa direzione, si analizzano le opere di Sibilla Aleramo e Oriana Fallaci, interpretate in assonanza, e con volontà comparatistica, rispetto a Temps d’una espera, un unicum narrativo e diaristico nella produzione di Carme Riera. Ogni voce è messa a confronto con altre espressioni letterarie contemporanee per ampliare lo sguardo sulla tematica: per contrasto, come nel caso di Una donna, introdotta da Maternità di Ada Negri; o per contiguità storica (nel caso di Lettera a un bambino mai nato e Bambino mio di Lidia Ravera) e anche linguistica (La germana, l’estrangera di Maria-Mercé Marçal chiude il capitolo dedicato a Temps d’una espera). Nel corso dell’analisi e dello studio di queste opere si prendono in esame anche altri testi o codici culturali – opere artistiche, musicali, fotografia – che coadiuvano un discorso critico ispirato all’interdisciplinarità, per presentare una visione di ampio respiro sulla tematica della gestazione.
[eng] The purpose of this work is to identify and analyse the features of woman’s writing about motherhood in the context of Italian literature, as it emerges from the particular perspective of pregnancy. In this sense, Sibilla Aleramo and Oriana Fallaci reveal two significant cases on the same side, compared with Temps d’una espera, a sort of narrative unicum, in diary form, among the works of Carme Riera. Moreover, each voice is compared with other contemporary literary productions in order to expand the insight about motherhood, according to several criteria: the main selected texts can be confronted with very different representations of female identity and literary profiles, as it happens for Una donna, introduced by Ada Negri’s Maternità; or, for instance, chronological contiguity justify the comparison between Lettera a un bambino mai nato with Bambino mio by Lidia Ravera. Linguistic issues allow to switch the focus from Temps d’una espera to the poetic model of La germana, l’estangera by Maria-Mercé Marçal. The research includes contributions from other literary context or cultural codes – art, music, photography – to lend interdisciplinary characteristics, while provinding a broader vision about pregnancy.
URI: http://hdl.handle.net/2445/118922
Appears in Collections:Tesis Doctorals - Facultat - Filologia

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