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Si us plau utilitzeu sempre aquest identificador per citar o enllaçar aquest document: https://hdl.handle.net/2445/64130
Edizione e studio di fonti per la storia della Puglia nel periodo di Alfonso Il Magnanimo
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Resum
[ita] L’obiettivo primario di questo lavoro è stato individuare documenti relativi alla Puglia nei registri emessi dalla cancelleria di Alfonso il Magnanimo, conservati presso l’Archivo de la Corona de Aragón. L’esistenza di documenti riguardanti l’Italia in questo archivio è gia da tempo conosciuta, eppure sono stati solo parzialmente utilizzati. D’altro canto tutti gli studiosi hanno segnalato gravi lacune nelle fonti storiche per la Puglia aragonese, in particolare in relazione al periodo di Alfonso il Magnanimo. Inoltre la Puglia era la provincia del regno di Napoli per la quale la cancelleria emise il maggior numero dei documenti dopo quelli per la Terra di Lavoro, in quanto economicamente più attiva e quindi al centro delle attenzioni del re. Tutto ciò giustifica la scelta del criterio territoriale per valorizzare una così preziosa fonte storica. In base ai documenti trovati si è stabilita la struttura della tesi: una prima parte introduce la situazione del Regno di Napoli e le circostanze che portarono alla conquista aragonese, segnalando in particolare il contenuto di documenti che rivela i primi contatti e gli accordi segreti del re aragonese con i feudatari pugliesi, principalmente il principe di Taranto e gli altri membri della famiglia Orsini-del Balzo, che poi presero attivamente parte alla guerra di conquista con alterne vicende. Questa sezione si conclude con il capitolo sui giuramenti di fedeltà e omaggio delle città pugliesi al nuovo re. La seconda parte è suddivisa in base alle diverse e nuove informazioni che si evincono dai documenti: ciascun capitolo inizia con l’introduzione dello specifico argomento e la rispettiva bibliografia fondamentale, per poi presentare il contenuto dei documenti. Si analizzano così aspetti del territorio, la situazione della regione dopo la lunga guerra, le comunicazioni; un nutrito capitolo riguarda le attività economiche, che comprendono la produzione e commercializzazione dei monopoli regi quali il sale e il grano, nonché le attività portuali e commerciali, nelle quali si inseriscono le relazioni con Venezia e Ragusa. Sono toccati anche alcuni aspetti giuridici e la riforma fiscale, ma naturalmente molto di più emerge sui feudatari e la sistemazione dei feudi e sulla famiglia Orsini. Un interessante capitolo riguarda alcuni componenti della società, come le comunità ebraiche, alle quali appartenevano mercanti e medici e che venivano angariate dalla Chiesa, e si è potuto dedurre anche qualcosa sulle donne di diverse condizioni sociali. Infine è dedicato un capitolo a ciascuna delle tre province, per analizzare più da vicino le situazioni specifiche, le città e alcuni personaggi. Si è dedicato ampio spazio alla Dogana della Mena delle pecore, che costituiva la principale fonte di ingressi per la casse regie, chiarendo questioni della sua creazione che si fa normalmente coincidere con la nomina a commissario del catalano Francesc Montlober. Per la Terra d’Otranto si sono analizzati in particolare la peculiare situazione del principato di Taranto e la figura di Giovanni Antonio del Balzo Orsini e due rari documenti di dote di donne dell’alta nobiltà, descritti nel contesto delle usanze dell’epoca. La terza parte contiene la descrizione di registri e serie, anche per facilitare ulteriori ricerche nell’archivio, la descrizione dei caratteri estrinseci e intrinseci, della struttura e delle varie tipologie di documenti. Mi sono soffermata in particolare sulla scrittura, descrivendo le diverse caratteristiche grafiche degli scrivani, e sulle lingue, il latino per le comunicazioni più formali, il catalano per quelle rivolte agli uomini del seguito di Alfonso e il volgare napoletano nelle sue varietà. I documenti trascritti sono stati scelti per rappresentare l’intero territorio della Puglia e le diverse tipologie: privilegi, lettere, istruzioni agli ambasciatori, capitoli di accordi, giuramenti, sentenze. Si sono trascritti sempre gli inserti redatti in Puglia, per lo più documenti notarili, ma anche una sentenza di un capitano e una donazione del principe di Taranto. Nella trascrizione si sono rispettate le norme stabilite dalla Commissione Internazionale di Diplomatica. È incluso un glossario e l’elenco dei documenti reperiti.
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VILIA, Speranza. Edizione e studio di fonti per la storia della Puglia nel periodo di Alfonso Il Magnanimo. [consulta: 26 de novembre de 2025]. [Disponible a: https://hdl.handle.net/2445/64130]